26/03/15

IL MOVIMENTO

Nella precedente lezione, insieme al professore Manfredini, ci siamo recati in cortile per esercitarci con le macchine fotografiche reflex nell'uso dell'impostazione fotografica della priorità di tempo, che ci permette di congelare il movimento del soggetto o di rappresentarlo, impostandoci in modo automatico il diaframma per una corretta esposizione. Quindi, ci siamo concentrati nel realizzare una fotografia che congelasse il movimento, utilizzando un tempo breve come ad esempio 1/500 e una fotografia che lo rappresentasse, utilizzando invece un tempo medio come ad esempio 1/30, limite da non superare se non dotati di cavalletto, perché il risultato sarebbe un soggetto non messo a fuoco.

f/4; 1/500;  ISO 100
f/11,0; 1/30; ISO 100

21/03/15

PROFONDITÀ' DI CAMPO

La profondità di campo, è la distanza entro il quale il soggetto inquadrato risulta a fuoco. Così, insieme al professore Manfredini, ci siamo recati in cortile per usare le macchine fotografiche reflex con lo scopo di capire il meccanismo della profondità di campo, dipendente da vari fattori. Essa, dipende da tre fattori, ossia la distanza tra il soggetto e l'inquadratura, l' apertura del diaframma, e la la lunghezza focale dell'obiettivo. L' apertura maggiore del diaframma infatti determina una minore profondità di campo, ottenendo così il soggetto a fuoco ma non lo sfondo e viceversa. Invece,la lunghezza focale dell'obiettivo, determina la profondità di campo in base all' impostazione dell'obiettivo, se impostiamo un grandangolo (<50), otteniamo uno sfondo nitido, oltre ad avere un raggio di inquadratura più ampio. Se invece, usiamo un teleobiettivo (>50), otteniamo un soggetto a fuoco ma lo sfondo non sarà nitido ma sfocato. Quindi, di seguito vi sono due foto scattate da me che mostrano come la profondità di campo vari all'apertura del diaframma, infatti, più il diaframma è aperto, più la profondità di campo è minore, mentre più il diaframma è chiuso, più ala profondità di campo sarà maggiore.

f/5,0; 1/500; ISO 100

f/14,0; 1/60; ISO 100


14/03/15

ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA/2

Il professore Manfredini, ci ha divisi in gruppi per recarci nel cortile scolastico con lo scopo di usare le macchine fotografiche reflex ed esercitarci sull'impostazione dei vari comandi, tra i quali quelli per modificare l' ISO, il tempo e l'apertura del diaframma, per realizzare delle foto correttamente o non correttamente esposte. Di seguito mostrerò alcune delle foto realizzate con la macchina fotografica, di cui una correttamente esposta, una sovraesposta e una sottoesposta.

CORRETTAMENTE ESPOSTA: f/5,0; 1/30; ISO 100

SOVRAESPOSTA: f/13,0; 1/30; ISO 100

SOTTOESPOSTA: f/36,0; 1/50, ISO 100


07/03/15

ESERCIZIO TRIS

Entro il giorno del 4 marzo, avevamo il compito di realizzare l' esercizio tris, un' esercizio che comprendeva la creazione di un manifesto, un dépliant e un pieghevole, già realizzati per lavori precedenti, con lo scopo di promuovere il concerto di un gruppo musicale o cantante in particolare. Il primo lavoro che ho realizzato è stato il manifesto, ossia un tipo di stampato in genere verticale con misura standard di 70x100 cm. Il secondo lavoro realizzato è stato il pieghevole, ossia un foglio stampato A4 e piegato con 6 facciate. Il terzo e ultimo lavoro invece è stato il dépliant, un insieme di fogli A4 generalmente rilegati o incollati con 8 facciate. Quindi, dopo aver scelto il soggetto da promuovere, abbiamo cercato delle immagini da inserire nei lavori, nel mio caso le ho scontornate in Photoshop, per poi inserirle in InDesgin. Dopo aver finito il lavoro, dovevamo consegnare in Google Drive i tre lavori in formato PDF con la relazione tecnica.